Tecnologia nei punti vendita: quali dovresti usare?
L’introduzione della tecnologia nei punti vendita è, oggi, un’enorme opportunità di cambiamento e di evoluzione. Nel 2018 gli store, intesi come luogo fisico, stanno vivendo un processo di grande digitalizzazione, determinato dal fatto che si fa sempre più importante la necessità da parte dei clienti di costruire relazioni personalizzate con i retail e contemporaneamente vivere esperienze di acquisto coinvolgenti anche da un punto di vista emotivo.
La sfida più grande del retail 2.0 è quella di riuscire a mettere al servizio del negozio le varie tecnologie digitali, utilizzandole in modo tale da rendere il proprio punto vendita un luogo interattivo che offra, allo stesso tempo, esperienze di acquisto personalizzate e cucite addosso ai clienti. Eppure, determinare quale sia la più adatta tecnologia nei punti vendita non è sempre immediato, ecco perché in questo articolo abbiamo pensato di suggerire ai futuri stores 2.0 alcune tra le tecnologie imprescindibili nell’epoca della digitalizzazione.
Il motivo della tecnologia nei punti vendita
Il vero motivo alle spalle della scelta di utilizzare la tecnologia nei punti vendita è quello di creare un flusso di dati, un vero e proprio scambio -se vogliamo- che permetta la creazione di un più profondo livello di interazione tra il cliente e il contesto all’interno del quale il cliente si trova ad effettuare un acquisto.
Proviamo a spiegarci meglio: nei prossimi anni, con ogni probabilità, le tecnologie presenti nei punti vendita saranno a mano a mano più integrate, permettendo una perfetta combinazione tra store fisico e canali digitali, in una vera e propria prospettiva omni-channel. Dunque, se voglio iniziare subito ad apportare modifiche innovative al nostro negozio e puntare tutto sulla digitalizzazione, quale tecnologia dovremmo adottare per garantire al nostro business il massimo guadagno con il minimo sforzo? Vediamolo insieme.
La tecnologia nel panorama retail
L’obiettivo principale è trasformare un punto vendita nel retail 2.0, ossia trasformare uno spazio dove l’arredamento tradizionale si unisce e si completa grazie alle possibilità tecnologiche e di comunicazione con una duplice finalità:
- Aumentare l’engagement dei propri clienti.
- Incrementare le vendite all’interno dello store.
E se volessimo analizzare il panorama retail e ridurre le numerose possibilità offerte ad un breve elenco di tecnologie efficaci ed efficienti, quali tecnologie potremmo scegliere? Noi abbiamo selezionato tre possibilità che corrispondono ad un investimento sicuro in termini di ritorno economico. Stiamo parlando di:
La realtà virtuale può far parte della tecnologia nei punti vendita?
La risposta è chiaramente sì. Anzi, la realtà virtuale rappresenta ogni giorno di più un’enorme opportunità in termini di marketing esperienziale. Infatti la realtà virtuale è una tecnologia studiata per far vivere agli utenti dei momenti unici ed emozionanti, grazie alla visualizzazione di realtà parallele. Ecco il motivo per cui oggi la realtà virtuale dovrebbe essere considerata una parte integrante e imprescindibile delle innovative strategie di digital marketing, soprattutto nel retail 2.0.
Adottare questa tecnologia nei punti vendita permetterà ai vostri clienti di vivere esperienze di acquisto sempre più immersive e personalizzate e, insieme a questo importante fattore, c’è da sottolineare anche che offrire questa esperienza ad un cliente concede di operare acquisti sempre più ragionati e personalizzati, nei quali le scelte del consumatore si possono attuare nella fase che precede l’esperienza di acquisto effettiva. Questo si traduce nella possibilità di abituare il cliente ad avere fiducia nei prodotti e, in futuro, ad aver voglia di acquistare di nuovo presso il nostro negozio.
Vi starete chiedendo come questo sia possibile. In realtà si tratta di un procedimento abbastanza semplice che parte da un preliminare tracciamento degli spazi del punto vendita che permette alla realtà virtuale di adattarsi precisamente all’ambiente circostante, così il consumatore potrà vedere le possibilità che ha un prodotto di adattarsi alla sua abitazione o al proprio stile di vita. Grazie a questa tecnologia nei punti vendita qualsiasi brand avrà la possibilità di far vivere ai propri clienti una shopping experience a 360 gradi.
Quando una vetrina si definisce interattiva
La vetrina di un negozio è il biglietto da visita dell’attività commerciale, perché crea un primo elemento di contatto con i clienti e con i clienti potenziali e, in secondo luogo, perché è la massima espressione dell’identità del brand. Vien da sé che per questi e tanti altri motivi la vetrina deve catturare l’attenzione dei clienti a colpo d’occhio e anche a metri e metri di distanza, così da spingere il potenziale consumatore ad avvicinarsi, prima, e ad entrare nel negozio, poi, per essere messo nella condizione di procedere all’acquisto di determinati prodotti.
Grazie alla rivoluzione digitale in atto le vetrine possono trasformarsi in vere e proprie vetrine interattive, ossia strumenti tali da aumentare l’engagement dei clienti, anche prima di aver effettivamente messo piede nello store. Il consumatore moderno avverte la necessità di vivere esperienze di acquisto che siano giocose e divertenti, e dotare uno store di una vetrina interattiva permette di rispondere a questa necessità di ludicizzazione. Con le vetrine interattive si possono creare dei veri momenti di condivisione, ad esempio scattando foto da postare sui social network, che coniugano brevi momenti divertenti a strategie di marketing indiretto le quali evitano qualsiasi tipo di ulteriore esborso economico da parte del negozio. Senza contare che questo procedimento di condivisione tramite social è il primo passo per innescare quelle famose strategie di integrazione tra online e offline di cui abbiamo parlato in precedenza.
Di cosa parliamo quando parliamo di Digital Signage
Vetrine interattive e realtà virtuale servono a poco senza una buona strategia di digital signage. Di cosa si tratta? Partiamo dalla definizione.
Con Digital Signage si intende quella strategia che prevede il posizionamento di schermi interattivi all’interno di un punto vendita. Tali schermi hanno uno scopo ben preciso: riprodurre grafiche, immagini, filmati audio e video i cui contenuti devono attirare l’attenzione del consumatore e, successivamente, veicolare le decisioni di acquisto.
A seconda degli obiettivi strategici che si intende raggiungere, le funzionalità del Digital Signage possono variare. Le principali funzioni sono:
- Funzione educativa: quando si prediligono contenuti volti ad informare l’utente rispetto alle caratteristiche di prodotto.
- Funzione promozionale: quando si propone al cliente l’elenco delle promozioni attive presso lo store.
- Funzione interattiva: quando si fa leva sul lato ludico dell’esperienza di acquisto per incrementare l’interattività con l’utente.
- Funzione persuasiva: quando si propongono contenuti che vanno a toccare le corde emotive del cliente.
- Funzione di design di interni: quando si vuole dare al proprio store un’immagine più innovativa e proiettata alla digitalizzazione.
La Digital Signage è una tecnologia da adottare nei punti vendita quando si vuole costruire una strategia efficace basata su contenuti di forte impatto emozionale, pensata per convertire in clienti tutte quelle persone che per la prima volta mettono piede all’interno di un determinato punto vendita. Offrire queste possibilità durante un’esperienza d’acquisto permette allo store di rimanere nella mente del cliente cosicché, quando il cliente avvertirà la necessità di effettuare ulteriori acquisti, si recherà verso lo store che nel breve periodo ha offerto la migliore esperienza di acquisto.
La tecnologia nei punti vendita per la profilazione del cliente
Inserire impianti tecnologici all’interno di un punto vendita è un’operazione che permette anche di utilizzare strumenti utili alla profilazione automatica dei clienti.
Sapere identificare chi entra nel negozio, in termini di età e sesso; sapere quali sono gli spostamenti del cliente all’interno del punto vendita, quali sono gli scaffali che catturano maggiormente l’attenzione, per quanto tempo il cliente sosta all’interno dello spazio e quali prodotti sono più spesso scelti o preferiti consente di elaborare strategie di vendita e di esposizione della merce sempre più mirate e personalizzate.
Tramite appositi sensori e tramite le giuste piattaforme è possibile raccogliere tutti questi dati e convertirli in strategie importanti per l’incremento delle vendite all’interno dello store. Questo perché conoscere il proprio cliente tipo, per mezzo della profilazione avvenuta tramite l’incrocio dei dati raccolti online e offline, può permettere a qualsiasi store 2.0 di accompagnare il cliente in tutte le fasi del processo di acquisto, migliorando anche la customer experience.
Conclusioni
Abbiamo analizzato insieme il panorama contemporaneo dei punti vendita e abbiamo visto che la dotazione di tecnologia nei punti vendita è diventata imprescindibile per tutti quei negozi che hanno l’obiettivo di incrementare l’engagement e, di conseguenza, aumentare le vendite. Abbiamo anche condiviso un elenco delle possibilità offerte dalla tecnologia e qualche consiglio a chi, per la prima volta, vuole entrare nel mondo del negozio 2.0. Ora non ci resta che mettere in moto queste strategie per poter trasformare il vostro negozio nel perfetto negozio dell’era digitale.
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